mercoledì 29 luglio 2015

UPFRONTS 2015 - 2016: CBS


I nuovi programmi presentati dalla CBS agli upfronts sono: 


Angel from Hell: è una single-camera comedy su Amy (Jane Lynch, Glee), una donna piuttosto esuberante e chiassosa che si presenta nella vita di Alison (Maggie Lawson), un medico, e le dice di essere il suo angelo custode. Alison crede che sia matta o sbronza, finché i suoi avvertimenti non si rivelano veri e un po’ le crede, ma non può parlarne né con il padre Marv (kevin Pollak), suo collega nello studio di dermatologia in cui lavora, né col fratello minore Brad (Kyle Bonheimer), un informatore farmaceutico che vive nel garage sopra casa sua. La sit-com è ideata da Tad Quill.  Qui un primo sguardo.



Code Black: ispirato a un documentario del 2014 di Ryan McGarry con lo stesso titolo, questo medical drama è ambientato in un pronto soccorso: il titolo fa riferimento al caso in cui ci siano più pazienti che hanno bisogni di aiuto che risorse per farlo. La dottoressa Leanne Rorish (Marcia Gay Harden) è famosa per le procedure ad alto rischio che riesce a portare a termine nell’area riservata ai casi più critici ed è anche direttrice dei “residenti”. I nuovi arrivati sono Christa Lorenson (Bonnie Somerville), Malaya Pineda (Melanie Kannokada), Mario Savetti (Benjamin Hollingsworth) e Angus Leighton (Harry M. Ford). Jesse Sallander (Luis Guzman) è l’infermiere che fa da “mamma” a tutti i nuovi residenti, nonché confidente di Leanne. Nel pronto soccorso lavorano anche il dottor Neal Hudson (Raza Jaffrey)  e il dottor Rollie Guthrie (William Allen Young). La serie è ideata da Michael Seitzman (Intelligence) e Marti Noxon (Buffy the Vampire Slayer) è fra i produttori esecutivi. Qui un primo sguardo.



Life in Pieces: scritta da Justin Adler (Better Off Ted), è una single-camera comedy su una grande famiglia multi-generazionale la cui vita viene raccontata in quattro separate storie ogni settimana. I genitori sono Joan (Dianne Wiest) e John (Josh Brolin). Heather (Betsy Brandt), la figlia maggiore, sta considerando di avere un altro figlio col marito Tim (Dan Bekkedahl), il secondogenito Matt (Thomas Sadoski, The Newsroom) potrebbe aver trovato l’amore della vita nella collega Colleen (Angelique Cabral) e il fratello più piccolo, Greg (Colin Hanks, Fargo) e sua moglie Jen (Zoe Lister Jones) hanno appena avuto il loro primo figlio. La vita ha momenti importanti, ma altri apparentemente insignificanti o solo strani o divertenti, e bisogna apprezzarli tutti perché accadono in un instante, ma rimangono con te per sempre e la loro somma è il senso della vita, in fondo. Qui un primo sguardo.



Limitless. Basato sull’omonimo film del 2011 con Bradley Cooper, che era stato adattato dal romanzo The Dark Fields di Alan Glynn, la serie prende il via da dove il film era terminato e si concentra su un nuovo personaggio, Brian Finch (Jake McDorman, Greek, Shameless) che ottiene prodigiosi poter mentali nell’ingerire la pillola di un farmaco noto come NZT e viene utilizzato dall’FBI per risolvere i casi più complessi. A lavorare a stretto contatto con lui c’è l’agente speciale Rebeca Harris (Jennifer Carpenter, Dexter), che ha un oscuro passato e un ex-militare, l’agente speciale Boyle (Hill Harper, CSI:NY). Entrambi fanno rapporto all’agente in capo Nasreen “Naz” Pouran (Mary Elisabeth Mastrantonio), e all’insaputa dell’FBI, Brian intrattiene anche contatti con il senatore Edward Nora (Bradley Cooper che ha un ruolo ricorrente), che aspira alla presidenza. Il progetto è una produzione di  Alex Kutzman e Roverto Orci. Qui un primo sguardo.



Supergirl: Kara Zor-El (Melissa Benoist, Glee), cugina di Superman, dopo aver tenute segrete le sue abilità per oltre una decade decide di abbracciare i suoi superpoteri. Spedita sulla terra a 12 anni dai suoi genitori prima dell’imminente distruzione di Krypton, è stata cresciuta dai Danvers insieme alla sorella adottiva Alex (Chyler Leigh, Grey’s Anatomy). Ora, a 24 anni, vive a National City e lavora come assistente per una magnate dei media, Cat Grant (Calista Flockhart, Ally McBeal) che ha appena assunto l’ex fotografo del Daily Planet James Olsen (Mehcad Brooks). Hank Henshaw (David Harewood), a capo di un’agenzia segreta in cui lavora anche sua sorella, la recluta per proteggere i cittadini di National City. Basata sul personaggio della DC Comics, la serie viene dai produttori Greg Berlanti (The Flash, Arrow) e Andrew Kreisberg.  Qui un primo sguardo.


E per midseason sono previsti:



Criminal Minds: Beyond Borders: è uno spin-ff di Criminal Minds che segue un’unità dell’FBI il cui compito è salvare gli americani che sono in pericolo all’estero. Il cast comprende Gary Sinise (che ha già partecipato ad un altro spin-off della serie, presto cancellato), Anna Gunn (Breaking Bad), Tyler James Williams e Daniel Henney.



Rush Hour: basata sull’omonimo film del 1998 e sui suoi sequel, che hanno già avuto due precedenti tentativi di adattamento televisivo, la serie segue le vicende comico-avventurose di Jon Foo, un poliziotto che segue le regole e conosce le arti marziali edi un detective della polizia di Los Angeles sempre pronto a far battute. La serie è realizzata da Bill Lawrence e Blake McCormick (Cougar Town).


mercoledì 22 luglio 2015

UPFRONTS 2015-2016: FOX

Ecco, di seguito, le nuove serie presentate agli upfronts dalla Fox.


Minority Report: la serie prende il via 10 anni dopo le vicende dell’omonimo film di Steven Spielberg, nel 2065, a Washington, in un mondo dove il precrimine è stato abolito. Uno dei precog (persone con poteri di precognizione) sopravvissuti, Dash (Star Sands), continua ad avere visioni di terribili omicidi che devono ancora essere commessi e si allea con una poliziotta, Lara Vega (Meagan Good), per sventarli, cercando contemporaneamente di eludere coloro che cercano di sfruttare i suoi poteri a fini malvagi e di ritrovare il suo fratello gemello scomparso Arthur. A complicare la situazione c’è Agatha (Laura Regan), la sorella adottiva di Dash, che vuole solo che lui torni a casa. La serie è ideata da Max Borenstein. Qui il trailer.



Rosewood: è un procedurale ambientato a Miami in cui protagonista è il dottor Beaumont Tosewood (Morris Chestnut, Nurse Jackie), definito “il Beethoven dei patologi privati”. Grazie alla sua brillantezza, ai suoi gadget tecnologici e alle competenze di Pippy (Gabrielle Dennis), sua sorella e “regina della tossicologia”, e di Tara (Anna Konkle), fidanzata di Pippy ed esperta di DNA, aiuta la detective Villa (Jaina Lee Ortiz) a risolvere complicati omicidi. Lei è impressionata dal suo talento, ma allo stesso tempo infastidita dal suo eccessivo ottimismo, in parte dovuto a problemi medici che lo affliggono e che lo spingono ad abbracciare la vita per viverla più pienamente possibile. La serie è ideata da Todd Harthan (Psych). Qui il trailer.



Scream Queens: un misto di horror slash, mistero e commedia nera, la serie ideata da Ryan Murphy, Brad Falchuck e Ian Brennan (Glee, American Horror Story) ha una prima stagione di 15 episodi e si concentra su una associazione studentesca femminile, la Kappa House, presso la fittizia Wallace University, dove alcune aspiranti membri vengono uccisa. Leader della sorellanza è Chanel Oberlin (Emma Roberts, American Horror Story). È quando la preside Munsch (Jamie Lee Curtis) dichiara che l’iscrizione deve essere aperta a tutte le aspiranti e non solo alla ricca elite della scuola che un killer che indossa la maschera di un diavolo comincia a uccidere le sue vittime, un episodio alla volta. Nel cast ci sono anche Lea Michele (Glee). Nick Jonas e Ariana Grande. Come in altri programmi di Murphy la serie avrà una storia, un setting e un cast diversi ad ogni stagione. Qui il trailer.



Grandfathered: Jimmy Martino (John Stamos, Full House, ER) è un ristoratore di successo e uno scapolo impenitente il cui stile di vita viene messo a soqquadro quando nella sua vita arriva Gerald (Josh Peck, The Mindy Project) un figlio adulto che non sapeva di avere che ha a sua volta una bimba, Edie, e si rende conto che non solo ha una famiglia, ma è all’improvviso nonno. A controllare che la situazione non sfugga di mano sono la madre di Gerald e l’ex-fidanzata di Jimmy (Paget Brewster), nonché le persone con cui lavora al ristorante, soprattutto Annelise (Kelly Jenrette), la sua assistente manager, e lo chef Ken (Ravi Patel). Gerald, dal canto suo, cerca di imparare dal padre come conquistare la madre di sua figlia, di cui è innamorato, Vanessa (Christina Milian). La serie è ideata da Danny Chun. Qui il trailer.



The Grinder: protagonista di questa sit-com è un attore, Dean Sanderson (Rob Lowe), divenuto famoso per aver interpretato un brillantissimo avvocato. Quando il suo programma, intitolato “The Grinder”, chiude dopo otto stagioni, Dean decide di tornare a casa, nella città di Boise in Idaho, e nonostante non abbia né una formale educazione giuridica, né abbia passato l’esame di stato, né abbia alcuna esperienza in un vero tribunale vuole lavorare nello studio legale di famiglia, dove lavora in particolare suo fratello Stewart (Fred Savage, the Wonder Years). Questo ha anche un effetto sulla cognata Debbie (Mary Elizabeth Ellis), sua fidanzatina al liceo, e sui nipoti, la quindicenne Lizzie (Hana Hayes) e il tredicenne Ethan (Connor Kalopis), e sul padre, Dean Senior (William Devane), a capo dell’ufficio legale. La serie viene dal team che ha ideato Allen Gregory. Qui il trailer.



E per midseason


The X-Files: a distanza di 13 anni dalla fine della nona stagione, la famosa serie torna come miniserie in sei parti, capitanata dall’ideatore/produttore esecutivo Chris Carter. Tornano Mulder (David Duchovny) e Scully (Gillian Anderson), ma anche Skinner (Mitch Pileggi) e diversi altri personaggi della serie originaria.



Bordertown: prevista già per la scorsa stagione, questa serie a cartoni è ambientata sul confine con il Messico e si concentra sulle vite delle famiglie (i Buckwald e i Gonzales) di due vicini, un agente americano di controllo del confine sposato con tre figli e un immigrato messicano che lavora sodo. Ideato da Mark Hentemann (Family Guy) e prodotto da Seth MacFarlane, si concentrerà su questioni di razza e cultura e vuole essere uno sguardo satirico sui cambiamenti che stanno avvenendo negli Stati Uniti, dove si predice che per il 2017 le minoranze etniche saranno la maggioranza.



The Frankenstein Code: una rivisitazione del classico di May Shelley, Frankenstein, titolo con cui era pure in precedenza conosciuta, questa serie è ideata da Rand Ravich (Life) e ha come produttore esecutivo Howard Gordon (Homeland, 24). Jimmy Pritchard (Philip Baker Hall), un vecchio sceriffo che beve, va a donne e mette sempre il lavoro prima della famiglia, e che è stato costretto a dimettersi con l’accusa di corruzione 15 anni prima, viene ucciso durante una rapina a casa dell’agente dell’FBI Duval Pritchard (Tim DeKay), uno dei suoi tre figli. Due gemelli milionari, geni tecnologici, Mary (Dilshad Vadsaria) e Otto (Adhir Kalyan), fondatori di un impero di social network chiamato Lookinglass, lo riportano in vita, con capacità fisiche prima inimmaginabili. Il nuovo Pritchard (Rob Kazinsky, True Blood), ha cosi una seconda chance di vita. Che cosa ne farà? Qui il trailer.



The Guide to Surviving Life: un gruppo di ventenni vive insieme in due appartamenti l’uno di fronte all’altro sullo stesso pianerottolo. Cooper (Jack Cutmore-Scott) non ha ancora il lavoro che vuole e si innamora della vicina Kelly (Meaghan Rath); Neal (Charlie Saxton) non sa come mollare la sua ragazza; Barry (James Earl), non riesce a non cacciarsi di continuo nei guai e suo fratello Josh (Justin Bartha), uomo sposato e padre di due bambini, fa sempre un salto a vedere come se la cavano. Quello che è certo è che hanno sempre l’un l’altro.  Qui il trailer.



Lucifer: liberamente basato sul personaggio dei fumetti ideato da Neil Gaiman, questo adattamento di Tom Kapinos (Californication) ha come protagonista Lucifero (Tom Ellis), che si è stufano dell’inferno e si è trasferito a Los angeles. Compra un nightclub, Lux, e si allea con una detective della polizia, Chloe Dancer (Lauren German)  aiutandola ad assicurare alla giustizia chi commette dei crimini grazie al suo talento di portare alla luce i segreti delle  persone e i loro più nascosti desideri. Lucifer è colpito dalla bontà di Chloe e si chiede se ci sia speranza per la propria anima dopotutto. Si confida con la sua migliore amica, Mazikeen, nota come Maze (Leslie-Ann Brandt), un feroce demonio nel corpo di una donna, e allo stesso tempo deve avere a che fare con un emissario di Dio, l’angelo Amenadiel (DB Woodside, Suits), che vuole convincerlo a tornare negli Inferi. Showrunner sarà Joe Henderson (White Collar). Qui il trailer.


venerdì 17 luglio 2015

EMMY 2015: predizioni e considerazioni


Quest’anno sono cambiate le regole per gli Emmy e qualche cambiamento positivo c’è stato. Le nomination sono meno fotocopia degli anni passati e un po’ di sangue nuovo si è visto. Qualche snobbato brucia, ma c’è molto di cui esser contenti, in un’annata che in qualche caso lascia anche l’imbarazzo della scelta su chi far vincere. Ecco qualche predizione e considerazione.

Mad Men dovrebbe venir coronato miglior drama. Penso che non ci sia via d’uscita in questo caso. Ogni altra scelta mi sorprenderebbe non poco. In questa lista di nominati sono quest’anno di troppo Homeland (pur in ripresa) e Downton Abbey (pur con un’annata buona), e il loro posto sarebbe dovuto essere occupato da The Good Wife e The Americans, perenne snobbato in modo incomprensibile, considerato quanto tutti lo considerino fra le migliori serie in circolazione. Viene sinceramente da domandarsi se ci siano dietro ragioni ideologiche, per quanto sia pur vero che molte di quelle che poi storicamente sono state considerate  fra le migliori serie TV non hanno mai portato a casa una statuetta. Nonostante le critiche positive, la presenza del neonato Better Call Saul sa più da nostalgia di Breaking Bad che altro. Gradita la presenza di Orange is The New Black fra i drammatici, dove sarebbe dovuta essere inserita da sempre.

Fra i migliori attori penso che debba vincere e che vincerà Jon Hamm. Non ha mai vinto come Don Draper ed è doveroso. Diversamente quest’anno il mio desiderio sarebbe che a venir premiato fosse Kyle Chandler, ma credo che siano tutti meritevoli.

Come miglior attrice vorrei che vincesse Tatiana Maslany, che di Emmy non dovrebbe vincerne uno, ma sei, per ogni clone che interpreta. Già la sua nomination però è un successo, dopo essere stata snobbata nelle edizioni precedenti. Alla fine la candidata più forte però rimane Elisabeth Moss. Nell’anno di addio a Mad Men, credo verrà celebrata e onorata a più non posso.   

Come attore non protagonista non ho un solo dubbio su chi  quest’anno si meriti di essere premiato: Ben Mendelsohn, per Bloodline. Spero che il campanilismo americano non gli impedisca di venire riconosciuto in quanto australiano. Come alternativa tenderei forse verso Alan Cumming, ma sarei davvero contenta per chiunque in questa lista.

Fra le attrici non protagoniste ho più difficoltà a scegliere una potenziale vincitrice. Mi piace moltissimo il personaggio interpretato da Emilia Clarke in Game of Thrones (Daenerys), ma come attrice non l’ho mai considerata così brava da meritare un Emmy. Suppongo che dipenda molto dalle puntate “submitted” per la votazione. Sulla base di una considerazione generale del loro lavoro, per me è un testa a testa fra Christine Baranski e Uzo Aduba, ma tenderei a propendere per quest’ultima. L’effetto Mad Men potrebbe andare a favore della brava Hendricks.

In campo di commedia la scelta è davvero durissima. La grande esclusa, e con doverosa delusione, è stata Jane the Virgin, così come l’attrice protagonista. Louie è un candidato sempre fortissimo. Per Parks and Recreation è l’ultima possibilità. Silicon Valley lo avrei fatto vincere l’anno scorso ma non quest’anno. Modern Family è sempre solida, ma è il candidato solito e potrebbe anche farsi da parte. Sarei delusa se vincesse anche quest’anno, non perché la sit-com non mi piaccia – non ne ho perso una puntata e in quest’edizione ha avuto sicuramente più di un episodio degno di riconoscimento -  ma perché è la scelta scontata e pigra. Unbreakable Kimmy Schmidt è forte, ma non quanto altri concorrenti. Su Veep non mi pronuncio perché lo conosco troppo poco. Io farei vincere Transparent, uno dei migliori programmi dello scorso anno. Penso abbia delle vere chance, ma sarei comunque contenta se venisse premiata anche una delle prime due che ho citato.

Come miglior attore in una comedy sono in seria difficoltà perché mi piacciono tutti molto. Credo si giochi fra Jeffrey Tambor, probabile vincitore, e Louis CK.

Come miglior attrice in una comedy vorrei che vincesse Amy Schumer, sulla cui serie, Inside Amy Schumer, ho appena fatto il mio pezzo per Osservatorio TV 2015. A rigore non credo di ritenerla migliore come attrice. Ma come comica sicuramente. E visto che nella serie il ruolo è molto sfumato, premierei lei. Le altre le stimo tutte, ma sono tiepida nei confronti della maggior parte quest’anno. Julia Louis-Dreyfus è sempre spettacolosa, ma di Emmy ne ha tremila e posso vivere senza che ne vinca un altro.  

Ottimo anche il roster di attori e attrici non protagonisti in una comedy. Tengo per Tituss Burgess fra gli uomini e Jane Krakowski fra le donne, entrambi per Unbreakable Kimmy Schmidt, probabilmente.

Durissima la scelta per la miglior Limited Series. Si gioca fra American Crime e Olive Kitteridge, con The Honorable Woman come outsider. Tengo per American Crime, ma credo vincerà Olive Kitteridge, e mi sta bene. E come attori tengo di cuore ai due protagonisti di American Crime, ovvero Felicity Huffman, che se la gioca con tutti nomi eccellenti – e a vincere credo sarà Framces McDormand – e Timothy Hutton, che credo abbia eccellenti possibilità di venire premiato, con Richard Jenkins come possibile alternativa.

Come miglior varietà, con in pratica tre canti del cigno fra i nominati – come faremo senza il Daily Show o il Colbert Report ?- , scelgo la più fresca e novizia fra le alternative, e l’erede putativo dei due appena citati, ovvero Last Week Tonight with John Oliver, ma ragioni di deferenza penso possano far premiare il Late Show with David Letterman.


giovedì 16 luglio 2015

EMMY AWARDS 2015: le nomination


Uzo Aduba (Orange is the New Black) e Cat Deeley (So You Think You Can Dance) hanno presentato oggi le nomination agli Emmy di quest’anno. Potete vederlo qui. Sono: 



Miglior drama

Better Call Saul
Orange is the New Black
Mad Men
House of Card
Homeland
Game of Thrones
Downton Abbey




Miglior attore in un drama

Jon Hamm, Mad Men 
Kevin Spacey, House of Cards 
Bob Odenkirk, Better Call Saul 
Jeff Daniels, The Newsroom 
Kyle Chandler, Bloodline 
Liev Schreiber, Ray Donovan


Miglior attrice in un drama

Claire Danes, Homeland 
Viola Davis, How to Get Away With Murde
Taraji P. Henson, Empire 
Tatiana Maslany, Orphan Black 
Elisabeth Moss, Mad Men 
Robin Wright, House of Cards

Miglior attore non protagonista in un drama

Jonathan Banks, Better Call Saul
Jim Carter, Downton Abbey
Alan Cumming, The Good Wife
Peter Dinklage, Game of Thrones
Michael Kelly, House of Cards
Ben Mendelsohn, Bloodline

Miglior attrice non protagonista in un drama

Uzo Aduba, Orange is the New Black
Christine Baranski, The Good Wife
Emilia Clarke, Game of Thrones
Joanne Froggatt, Downton Abbey
Lena Headey, Game of Thrones
Christina Hendricks, Mad Men



Miglior comedy

Louie 
Modern Family 
Parks and Recreation 
Silicon Valley 
Transparent 
Unbreakable Kimmy Schmidt 
Veep




Miglior attore in una comedy

Louis C.K., Louie 
Don Cheadle, House of Lies 
Jeffrey Tambor, Transparent
Anthony Anderson, Black-ish
Will Forte, The Last Man on Earth
Matt LeBlanc, Episodes


Miglior attrice in una comedy

Julia Louis-Dreyfus, Veep
Edie Falco, Nurse Jackie
Lisa Kudrow, The Comeback
Amy Poehler, Parks and Recreation
Amy Schumer, Inside Amy Schumer
Lily Tomlin, Grace and Frankie


Miglior attore non protagonista in una comedy

Andre Braugher, Brooklyn Nine-Nine
Adam Driver, Girls
Keegan-Michael Key, Key & Peele
Ty Burrell, Modern Family
Tituss Burgess, Unbreakable Kimmy Schmidt
Tony Hale, Veep


Miglior attrice non protagonista in una comedy

Julie Bowen, Modern Family
Mayim Bialik, The Big Bang Theory
Anna Chlumsky, Veep
Gaby Hoffman, Transparent
Jane Krakowski, Unbreakable Kimmy Schmidt
Allison Janney, Mom
Kate McKinnon, Saturday Night Live
Niecy Nash, Getting On




Miglior Limited Series o Movie

American Crime
American Horror Story: Freak Show
The Honorable Woman
Olive Kitteridge
Wolf Hall







Miglior attore in una Limited Serie o Movie

Richard Jenkins, Olive Kitteridge
Timothy Hutton, American Crime
David Oyelowo, Nightingale 
Adrien Brody, Houdini 
Mark Rylance, Wolf Hall 
Ricky Gervias, Derek

Miglior attrice in una Limited Serie o Movie

Maggie Gyllenhaal, The Hoborable Woman
Felicity Huffman, American Crime
Jessica Lange, AHS: Freak Show
Queen Latigah, Bessie
Frances McDormand, Olive Kitteridge
Emma Thompson: Sweeney Todd (live from the Lincoln Center) 

Per tutti gli altri nominati si veda qui
Gli Emmy verranno consegnati il prossimo 20 settembre.  

martedì 14 luglio 2015

THE AFFAIR - seconda stagione: il poster e il promo


Ecco il poster (sopra) e il promo (sotto) della seconda stagione di The Affair, che promettono sarà a quattro voci invece di due. La tagline: la verità è sospetta.

Per il mio saggio sulla  prima stagione si veda OSSERVATORIO TV 2015

domenica 12 luglio 2015

ORPHAN BLACK: tre esilaranti finti promo al Comic-Con


Al Comic-Con International, che si sta tenendo in questi giorni a San Diego negli USA, durante lo spazio dedicato a Orphan Black, sono stati presentati tre finti promo del programma (sotto), con Alison e Donnie come protagonisti: 


in versione telenovela (Donnie y Alison: Las Drogas del Amor);




in versione sit-com (Donnie & Alison: Me and My Monitor!) con tanto si musica alla Friends;



e in versione horror (Donnie & Alison 2: Seestra Sineestra). 



 Esilaranti.